Nato a Parigi, è considerato tra le personalità più influenti del design europeo
La sua carriera ha inizio nel 1968 con la produzione di mobili gonfiabili, durante il periodo di studio al Notre Dame of Saint Croix in Neully. La conferma del suo talento arriva subito dopo con la creazione del sistema luminoso “Easy Light” nel 1970, ma la vera fama Starck la raggiunge egli anni ’80 quando collaborò alla realizzazione dell’arredamento di alcune stanze degli appartamenti privati del Presidente Mitterrand al Palazzo dell’Eliseo.
Ha collaborato con aziende come Kartell, Cassina, Floss e Aleph. Una delle creazioni più famose è senza dubbio lo spremiagrumi Juicy Salif ideato per Alessi e diventato un’icona del design. Tra gli oggetti più celebri ricordiamo la Moto 6.5. per Aprilia, la pasta Panzani, le calzature Puma e gli orologi Fossil, la birra Kronenbourg e l’orsacchiotto Moulin Roty.
È vincitore di premi importanti quali il Grand Prix National de la Création Industrielle (1988) e l’Honor Award dell’American Institute of Architetcts nel 1992.
Ricopre tra l’altro la carica di professore alla Ecole Nationale des Arts Décoratifs di Parigi.
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Opere principali (Da Wikipedia)
I nightclub “La Main Bleue” nel 1976 e “Les Bains Douches” nel 1978
Gli appartamenti privati del Presidente della Repubblica francese all’Eliseo nel 1982
Il Café Costes nel 1984, il Restaurant Theatronnel nel 1985, il Restaurant Manin nel 1987
Gli hotel “Royalton” nel 1988 e “Paramount” nel 1990
Il Groninger Museum nel 1993
ENSAD nel 1998
Fabbrica di birra di Asakusa (Tokyo, Giappone)
Per Kartell progetta la sedia “La Marie”, “Ero|S|”, “Victoria Ghost”, “Louis Ghost”, “Dr. NO e Dr. NA”
Nel 1994 disegna per Aprilia la Motò 6.5
2005 Gun Collection per l’azienda italiana d’arredamento e illuminazione FLOS
Nel 2008 disegna insiema a Martin Francis lo yacht di lusso A
Nel 2012 viene varato lo yacht di Steve Jobs disegnato da Starck.
credits:
foto1:By jikatu [CC-BY-SA-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons
foto2:By Niklas Morberg [CC-BY-SA-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons
